sabato 16 giugno 2007

I costi della politica

Che palle! Tutti a discutere del numero minimo essenziale dei parlamentari, dei loro privilegi tipo biglietti ffss e auto blu, della loro pensione, ecc... Come se questa fosse la panacea dei nostri mali: puro qualunquismo diffuso ad arte.
Tutto giusto, ci mancherebbe, ma i veri costi della politica sono quelli legati all'incompetenza, all'incapacità, all'impossibilità di governare bene dei parlamentari, mediando gli interessi del Paese con gli interessi e gli ideali di chi ha conferito loro mandato di rappresentazione. Non credo che l'Italia avrebbe un beneficio sul "buon governo" semplicemente "spendendo meno per Roma". Troppo poco, non basta.
Ci vuole gente capace; e più sono i capaci, meglio è.
Preferirei di gran lunga 1.000 deputati capaci, onesti, etici, competenti, piuttosto che 500 deputati fotocopia degli attuali. 1.000 parlamentari che spendono bene i nostri soldi, piuttosto che 500 che li spendono male. O no? Cosa pesa di più, direttamente e indirettamente, sulle casse dello Stato?
Se poi guadagnano tanto, che male c'è? Perchè, un grande chirurgo, magistrato, capitano di industria, professore universitario, scienziato deve guadagnare poco? Non è più immorale intascare milioni girando una ruota od aprendo pacchi o mostrando chiappe e tette?

1 commento:

Anonimo ha detto...

C'è tutta una casta che non è formata solo da politici,ma anche da universitari, professionisti, ecc. che dovrebbe costituire la classe dirigente del paese, ma che invece fa i suoi affari (massoni e opus dei) indisturbata!